Violenza e controllo sociale nel Seicento attraverso i documenti del tribunale vescovile di Osimo

Il tema della violenza nell’età moderna è di enorme portata, sviluppando un dibattito di grande rilievo tra studiosi di varie discipline al fine di definirne i caratteri più rilevanti e le caratteristiche specifiche. La storiografia ha inoltre prodotto un’ampia gamma di studi, concentrandosi su alcuni reati e sulla loro interpretazione, utilizzando metodi diversi tra loro e con differenti risultati, tuttora oggetto di vivaci discussioni.

Il nostro punto di vista è solo apparentemente parziale: la visione del fenomeno della violenza è qui esaminata attraverso il complesso dei documenti del tribunale vescovile di Osimo, il quale non è incasellabile soltanto nelle vicende riguardanti il clero, trattandosi infatti di parte di un apparato legale che esercita una supervisione di controllo morale e sociale sulla diocesi. Questo sistema ha molte altre componenti, ma è erroneo pensare che tutte si intersechino perfettamente con compiti assoluti e definiti in modo chiaro. In questo senso l’intervento della corte sui crimini violenti esce dal sistema del misto foro teorico per calarsi nella realtà della diocesi in termini concreti ed a volte anche invadenti. Il campo d’azione della corte episcopale non è limitato alle procedure riguardanti i sacerdoti, alle violenze del campo sessuale od al diritto di asilo nelle chiese. Il giudice si muove attivamente in tutti i casi che riguardano, anche marginalmente, ogni persona dipendente dall’autorità vescovile o gli avvenimenti che si svolgono sui terreni di proprietà ecclesiastica, sino a comprendere i congiunti dei sacerdoti.

Analizzando le modalità relative all’uso della violenza nei centri relativamente periferici della Marca Anconetana, esemplari nelle loro componenti sociali e politiche tra il XVI e XVIII secolo e sul rapporto creatosi con il tribunale vescovile, che di quella violenza è uno degli interpreti e giudici istituzionali, è possibile ricavare un quadro complesso ed approfondito delle forze in campo nella realtà sociale.

In questo senso vedremo come la violenza sia articolata in un sistema di relazioni tra tutte le componenti della società e del territorio, come queste agiscano all’interno del sistema stesso e con quali mezzi, creando una rete di procedure legali, mediazioni e perdoni.

Gli avvenimenti di cui ci occupiamo si basano sulle testimonianze rese alla Corte Episcopale di Osimo e rappresentano una messe di dichiarazioni, discorsi, accuse, difese, insulti ed elogi davvero formidabile, costituendo la maggior parte della documentazione.

Spread the love